L'autotrasporto italiano si trova ad affrontare una delle sfide più grandi della sua storia recente a causa della forte carenza di autisti di veicoli industriali Secondo una ricerca della Cgia di Mestre, oggi mancano all'appello circa 22mila camionisti, una carenza che sta già avendo ripercussioni sulla capacità del Paese di garantire il trasporto delle merci. Con l'80% delle merci che viaggia su gomma, questa situazione potrebbe presto trasformarsi in una crisi nazionale.
I dati raccolti mostrano che negli ultimi cinque anni il numero di titolari della Carta di Qualificazione del Conducente è diminuito di quasi 410mila unità, un calo del 35%. In particolare, la fascia d'età tra i 30 e i 54 anni ha registrato un crollo drammatico, con una diminuzione media del 45-50%. Se questa tendenza non verrà invertita, entro i prossimi dieci anni la metà degli attuali autisti sarà andata in pensione, senza che ci sia un adeguato ricambio generazionale.
La crisi non si limita solo alla mancanza di autisti, ma investe anche le aziende di autotrasporto. Negli ultimi dieci anni, infatti, il numero di imprese attive nel settore è diminuito di oltre 21mila unità, passando da 101.935 nel 2013 a 80.687 nel 2023, con una contrazione del 20,8%. Le regioni più colpite sono state la Valle d’Aosta, il Friuli Venezia Giulia e il Lazio, che hanno registrato cali superiori al 30%.
Nel frattempo, l'estate ha portato una temporanea riduzione del numero di veicoli industriali sulle strade italiane, complice la chiusura di molte fabbriche e negozi per ferie. Tuttavia, gli esperti avvertono che questa diminuzione è solo temporanea e che, con la ripresa delle attività a settembre, il problema della carenza di autisti tornerà a farsi sentire con maggiore forza. La riorganizzazione del settore, che vede sempre più aggregazioni e acquisizioni di imprese, potrebbe non essere sufficiente a compensare la mancanza di personale qualificato.
La situazione è così critica che si stanno esplorando diverse soluzioni per affrontare il problema. Tra queste, l'incentivazione all'assunzione di autisti stranieri e l'utilizzo di vettori internazionali, nonché l'auspicio che, in tempi relativamente brevi, si possano introdurre sul mercato camion a guida autonoma a prezzi accessibili. Tuttavia, queste ipotesi si scontrano con la realtà della denatalità in Italia, che ridurrà ulteriormente la forza lavoro disponibile.