Un controllo svolto su strada da una pattuglia della Guardia di Finanza di Forlì ha scoperto ben due reati in un’impresa di autotrasporto registrata a San Marino, ma operante in Italia. L'episodio che ha innescato l’indagine è avvenuto nella zona industriale di Forlì, dove i militi hanno notato un veicolo industriale che stava rifornendosi di carburante da una cisterna posta in un capannone. Hanno quindi svolto accertamenti, scoprendo che il proprietario dell’edificio e del camion è il titolare di un’impresa di autotrasporto sammarinese. E proprio la residenza fiscale nella Repubblica di San Marino ha permesso la frode. Infatti l’azienda acquistava il gasolio a San Marino, dove alla pompa costa circa un euro, per rifornire i suoi veicoli operanti in Italia nel capannone di Forlì.
Secondo la Finanza, ciò si configura come contrabbando di gasolio e quindi ha denunciato il titolare dell’impresa – di nazionalità sammarinese ma residente in Romagna – per tale reato, sequestrando anche due autocarri e oltre duemila litri di gasolio. Ma questa è la prima parte dell’indagine, che si è estesa anche agli autisti dell’azienda. Infatti, durante il controllo i Finanzieri hanno scoperto che i due conducenti presenti nel capannone - che sono cittadini italiani dipendenti dell’azienda sammarinese – percepivano il reddito di cittadinanza, probabilmente contando sul fatto che non risultavano occupati in Italia. Perciò sono stati segnalati alla Procura di Forlì e all’Inps.