Nella notte tra il 15 e 16 settembre 2020 un violento incendio scoppiato nell’edificio della ex Tubimar ha distrutto un’ampia area circostante, situata nell’ambito del porto di Ancona, colpendo anche il trasporto delle merci perché è ridotta la capacità di stoccaggio e di accoglienza dei veicoli industriali che fanno capo allo scalo. Lo denuncia Confartigianato, aggiungendo che ciò può comportare la perdita di traffici importanti e quindi di posti di lavoro. Il segretario regionale di Confartigianato Trasporti, Gilberto Gasparoni, informa che l’incendio ha reso impraticabile l’area di sosta dedicata ai veicoli industriali, che ha una capacità di sessanta veicoli.
L’associazione dell’autotrasporto chiede che siano immediatamente individuate nuove aree per gli autotrasportatori, ma anche che si riprendano alcuni lavori per il potenziamento del porto, tra cui l’escavo dei fondali della Banchina Marche, il completamento della nuova darsena e la riasfaltatura di parte della viabilità stradale. “Tutte opere necessarie, attese da molto tempo, ma che non si realizzano per le lungaggini burocratiche che vanno assolutamente superate anche utilizzando, la dove possibile, il Decreto Semplificazioni”, precisa Gasparoni.