Una frode per ridurre i costi dell'autotrasporto consiste nel manomettere la centralina elettronica che rileva la presenza dell'additivo per motori Euro V ed Euro VI dei camion e, se esso manca, riduce notevolmente le prestazioni dell'automezzo. La manomissione inganna la centralina, che rileva l'informazione dell'uso dell'Adblue anche se il serbatoio è vuoto. Non è una frode semplice da scoprire sulla strada, perché avviene tramite uno specifico equipaggiamento elettronico nascosto sul camion.
Ci è riuscita la pattuglia della Polizia Municipale di Lucca, grazie anche al comportamento decisamente sospetto dell'autista. Infatti, il conducente non si è fermato all'alt degli agenti per un normale controllo. Quindi, la pattuglia ha seguito e fermato il camion croato, iniziando un controllo approfondito. Il primo risultato è la scoperta di una violazione dei tempi di guida e di riposo, che ha comportato una sanzione di 850 euro e la sospensione della patente.
Gli agenti hanno notato anche un pulsante sulla plancia che aveva forma diversa dagli altri e hanno quindi seguito il cavo elettrico ad esso collegato, che arrivava al motore. La pattuglia ha quindi portato il camion in un'officina, scoprendo che l'interruttore serviva per ingannare la centralina dell'impianto che controlla le emissioni inquinanti del camion, che è della categoria Euro VI. In pratica, il veicolo viaggiava senza consumare Adblue evitando la riduzione della velocità a 30 km/h che viene automaticamente impostata in questi casi.
Questa violazione è ritenuta grave e comporta una multa per l'azienda di autotrasporto titolare del veicolo di 420 euro e il ritiro della carta di circolazione. Non solo, quando l'azienda ritirerà il camion, il veicolo viaggerà a una velocità massima di 30 km/h fino a quando non saranno ripristinati, da parte di un centro autorizzato croato, i parametri regolari della centralina. Per non parlare della manata consegna della merce e dei costi di fermo macchina.
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