La frode sarebbe avvenuta per quattro anni, dal 2010 al 2014: in questo periodo, l'imprenditore ha segnato sul modello F24, al codice 6740, spese per l'acquisto di gasolio destinato a veicoli industriali che non sarebbero nella effettiva disponibilità dell'azienda state effettivamente svolte, accumulando così un credito d'imposta illegittimo di 180mila euro. I funzionari delle Dogane hanno denunciato alla Procura di Rieti il legale rappresentante della società. Negli ultimi mesi, sono aumentate le frodi di questo tipo scoperte dalle Dogane.
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