All’inizio del 2023, un autista di veicoli industriali, prossimo alla pensione, decise di porre fine alla sua vita gettandosi dalla finestra della sua abitazione. Ora la procura di Torino vuole verificare se alla base di questo gesto vi fossero condizioni di lavoro insostenibili, come turni massacranti, stress accumulato e un carico di responsabilità insopportabile. L'uomo, dipendente di un'azienda di trasporto, era impegnato quotidianamente nella consegna di merci destinate ai supermercati, si sospetta lavorando fino a cinquanta ore settimanali.
A settembre 2024, il procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo ha iscritto due persone nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo e sfruttamento lavorativo. Si tratta dell'amministratore delegato dell'azienda per cui lavorava l’uomo deceduto e di un dipendente responsabile del controllo della sua attività, operante nell'area del Sito Interporto. L'apertura delle indagini è stata avviata dopo l'esposto presentato dalla famiglia del camionista. Le indagini, condotte in stretta collaborazione con l'Ispettorato del Lavoro, lo Spresal dell'Asl TO3 e la Polizia Stradale, avrebbero rivelato un quadro inquietante di mancati riposi e violazioni sui tempi di guida.