Il primo ottobre 2021 la Polizia Stradale ha eseguito due misure di custodia cautelare nei confronti del titolare di un’impresa di autotrasporto della provincia di Siracusa (di cui non è stato precisato il nome) e di un suo collaboratore, accusati dalla procura d’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, estorsione, violenza e minaccia con fine di commettere un reato e falso ideologico. Il provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Siracusa consiste nel divieto per un anno di svolgere uffici direttivi in società e divieto di dimora nel Comune di Carlentini.
L’indagine è nata nel marzo del 2019 dopo alcune segnalazioni, che spinsero i magistrati di Siracusa a chiedere approfondimenti alla Polstrada. Gli agenti hanno analizzato i dati dei cronotachigrafi e i messaggi su Whattsapp, oltre ad ascoltare le deposizioni degli autisti. Quindi hanno rilevato che l’amministratore dell’impresa di autotrasporto e un collaboratore avrebbero imposto in modo continuativo agli autisti di guidare oltre il tempo consentito, minacciandoli di licenziamento. E se i conducenti subivano sanzioni erano costretti ad assumere la responsabilità della violazione.