Il 18 gennaio 2022 la Guardia di Finanza di Crotone ha arrestato un imprenditore dell’autotrasporto (di cui non ha fornito il nome) e sequestrato due società di cui è ritenuto responsabile al termine di un’inchiesta condotta dalla Procura per una “sistematica e pluriennale” evasione fiscale e contributiva attuata tramite un’impresa di autotrasporto, che poi è stata dichiarata fallita in modo che gli inquirenti ritengono fraudolento. Le due società sequestrate hanno sede legale nella provincia di Crotone ma operano nell’area di Bologna e hanno consentito all’imprenditore arrestato di proseguire l’attività di trasporto.
Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Cotone ha scoperto che prima del fallimento della società, il titolare ha trasferito beni (compresi nove veicoli industriali) e dipendenti in una nuova impresa appositamente creata e gestita da un suo familiare. Poi si è appropriato, tramite un avvocato bolognese compiacente, di un credito di circa duecentomila euro e infine ha nascosto la documentazione contabile della società fallita.
L’indagato avrebbe adottato questo schema anche per gestire la nuova impresa affidata al familiare. Questa ha accumulato in breve tempo un debito di oltre 700mila euro nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, dell’Inps e dell’Inail, poi è stata svuotata dei beni e dipendenti, trasferendoli a una terza impresa, che questa volta è stata intestata a un ex dipendente.
Al termine dell’indagine, la Procura ha sottoposto agli arresti domiciliari il responsabile della frode per bancarotta distrattiva e documentale e sono stati denunciate altre tre persone per gli stessi reati. Le due società sequestrate sono state affidate ad un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Crotone, che ora gestisce il loro parco composto da 35 veicoli industriali.