Due pagine firmate dalle associazioni dell'autotrasporto e dalla ministra dei Trasporti nella serata del 19 novembre segnano la tregua, con relativa sospensione del fermo dei servizi annunciato nei giorni scorsi da Unatras. Il documento si articola in nove punti, alcuni dei quali prendono impegni precisi e altri rinviano le questioni a Tavoli tecnici che saranno attivati la prossima settimana. Il primo punto affronta l'eliminazione dello sconto sulle accise del gasolio, che il testo attuale della Legge di Bilancio prevede da marzo 2020 per i camion Euro 3. Nel verbale, la ministra s'impegna a proporre un emendamento a questa Legge, durante la seconda lettura alla Camera, che rinvia l'entrata in vigore del provvedimento da marzo a ottobre 2020, "con una possibile ipotesi più favorevole al settore che arrivi a ulteriormente posticipare l'entrata in vigore della misura al 1° gennaio 2021". Potrebbe esserci anche un rinvio per i camion Euro IV dal 1° gennaio al 1° giugno 2021.
Il secondo punto conferma il mantenimento degli stanziamenti strutturali per l'autotrasporto a 240 milioni di euro l'anno, anche se il ministero dei Trasporti è soggetto a riduzioni di bilancio e la ministra ha scritto che tali risorse sono già state trasferite dal Fondo sui vari capitoli di spesa, ossia pedaggi, formazione, investimenti e detrazione forfettaria delle spese non documentate (quest'ultimo capitolo compete al ministero dell'Economia e Finanze).
Il terzo punto parla delle risorse per gli investimenti supplementari a quelli strutturali e conferma quanto è già stato stanziato: 12,9 milioni per il 2019 nel Decreto fiscale più il Fondo investimenti che prevede 18 milioni per il 2019, 30 milioni per il 2020 e 37 milioni per il 2021. Il testo aggiunge che "Ulteriori richieste per circa 100 milioni per il triennio 2020/2022 sono state effettuate a valere sul fondo investimenti per il 2020".
Il quarto punto affronta una vertenza che si protrae da tempo e che vede su un fronte gli autotrasportatori e sull'altro i loro committenti. Parliamo della pubblicazione dei costi di riferimento dell'autotrasporto, che il ministero aveva avviato sul suo sito web e poi sospeso, limitandosi a pubblicare l'aggiornamento mensile del costo del gasolio. Le associazioni dell'autotrasporto chiedono di più, ma per ora la ministra s'impegna "ad approfondire il tema" per "definire una proposta con l'avvallo dell'Autorità per la Concorrenza e il Mercato entro il 31 dicembre 2019 e una successiva pubblicazione degli stessi entro il 31 gennaio 2020".
Altro tema che riguarda il rapporto con la committenza è il rispetto dei tempi di pagamento, su cui le associazioni chiedono misure per i committenti che non li rispettano, come per esempio l'indeducibilità dell'Iva per le fatture pagate in ritardo. Sulla questione partirà un Tavolo tecnico nell'ultima settimana di novembre cui parteciperà anche il Dipartimento Finanze del ministero delle Finanze "per approfondire la tematica e valutare eventuali interventi tesi a migliorare l'efficacia della norma". È facile prevedere che su questi ultimi due punti si attiveranno le associazioni di committenti.
Il documento affronta anche due temi d'attualità: la crisi dell'Ilva, che ha ripercussioni anche sull'autotrasporto, e i limiti imposti dall'Austria ai veicoli industriali. Sull'acciaieria, la ministra De Micheli ha chiesto alle associazioni di rinviare la questione a un successivo approfondimento dopo l'incontro del presidente del Consiglio con la società previsto per il 22 novembre. Sull'Austria, la ministra ha annunciato che il 2 dicembre andrà a Bruxelles per discutere dei divieti con il nuovo Commissario ai Trasporti e per promuovere "ogni possibile interlocuzione anche con specifici Tavoli bilaterali". L'ultimo punto riguarda il nuovo Codice degli appalti (articolo 4 del Decreto Legge Fiscale 2019) per cui il ministero "s'impegna a esprimere parere favorevole agli emendamenti presentati tesi a chiarire che la misura riguarda esclusivamente gli appalti e non i servizi di trasporto".
ACCORDO AUTOTRASPORTO DEL 19 NOVEMBRE 2019
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