Il caos autostradale causato dall’insufficiente manutenzione di Autostrade per l’Italia non sta colpendo solamente l’area di Genova, ma anche un lungo tratto di autostrada A14 tra Marche e Abruzzo, dove da circa un anno avvengono continui incolonnamenti. “Dopo decine di incontri, tavoli tecnici e istituzionali, interrogazioni parlamentari e istanze di dissequestri, il tratto autostradale fra Porto sant’Elpidio e Pescara si conferma il collo di bottiglia della viabilità Italiana”, spiega Natalino Mori, presidente di Fai Marche e coordinatore di Fai Adriatico. “A pagarne le spese i cittadini, i turisti, chi opera in mobilità ma soprattutto i trasportatori”. Quindi, l’associazione ha deciso di mobilitarsi, iniziando con le vie legali.
“Abbiamo deciso di seguire l’unico sentiero che consente di accertare le responsabilità di un danno per lo meno sotto il profilo giuridico, visto che su quello morale è inevitabile non riporre alcuna aspettativa. Fai-Conftrasporto ha dato mandato allo studio degli avvocati Francesco e Michele Pagano, esperti nel settore trasporti, di tracciare un’analisi ed emettere un parere legale. Su tali basi è stata predisposta un’azione di risarcimento danni”. Questa procedura potrà coinvolgere anche gli altri soggetti che eventualmente abbiano concorso a causare il danno. Per informare gli autotrasportatori, la Fai ha organizzato un incontro il 18 luglio a San benedetto del Tronto, che si potrà seguire anche il video-conferenza.