Fai Conftrasporto prosegue la sua campagna contro i limiti al transito dei veicoli industriali imposti dall’Austria lungo l’asse del Brennero. Il 19 marzo 2021 l’associazione dell’autotrasporto si è rivolta direttamente a Bruxelles, parlando con Walter Goetze, capo di Gabinetto della Commissaria ai Trasporti della Commissione Europea, Adina Valean. Alla video-conferenza hanno partecipato il presidente Paolo Uggè, il segretario nazionale Andrea Manfron e il funzionario di Confcommercio Stefano Spennati.
Il primo punto affrontato da Uggè è l’introduzione unilaterale da parte della Germania dell’obbligo di certificazione negativa al Covid-19 per entrare nel Paese dal Tirolo austriaco, dalla Repubblica Ceca e dalla regione francese della Mosella, che ha spinto l’Austria a imporre tale certificazione con l’Italia alla frontiera del Brennero. Questo provvedimento, spiega Uggè, non garantisce l’equilibrio tra le necessità sanitarie e quelle economiche. “Ogni intervento comunque individuato deve minimizzare l’impatto sul trasporto e in particolare sugli autisti, il controllo deve avvenire a campione attraverso dei meccanismi di stop-and-go”.
Fai Conftrasporto ha anche parlato delle altre limitazioni imposte dall’Austria ai veicoli industriali, giustificate da “un finto ambientalismo” che limita anche la circolazione notturna dei veicoli con motore Euro VI. “Ciò è un danno per il mercato unico europeo e un freno alla ripresa italiana”, afferma Uggè.
“La libera circolazione di beni e persone all’interno del mercato unico è un imprescindibile punto di forza dell’economia europea e costituisce un principio portante del Trattato che non può essere calpestato. Per di più le misure prevedono un trattamento più favorevole, quindi un indebito vantaggio competitivo, per gli operatori austriaci”. L’appello alla Commissaria Valean è “continuare, anche con maggior forza, nell’opera a tutela della libera circolazione delle merci nel mercato unico Europeo”.