La sentenza del Tar Lombardia che annulla l’obbligo imposto dal Comune di Milano di montare sensori laterali sui veicoli industriali non sopisce le polemiche su questo provvedimento, anzi le sta esacerbando. Da un lato l’associazione Fai Conftrasporto annuncia che sosterrà le richieste di risarcimento al sindaco, come spiega il presidente Paolo Uggè: “Il sindaco era stato messo sull’avviso con una diffida legale, correttamente notificata, con la quale si fornivano le motivazioni per le quali la delibera era illegittima. La Fai aveva offerto la propria collaborazione, ma sia Sala che l’assessore si sono ben guardati dall’aprire un confronto. Forse si sono fidati di affermazioni dei venditori delle decalcomanie che segnalano l’angolo cieco, oppure di coloro che tutelano i venditori degli strumenti tecnologici, peraltro non omologati, quindi irregolari”.
Uggè precisa che “il sindaco non può sostenere di essere disinformato. I dati dimostrano il contrario: non poteva non sapere. Quindi, dovrà risarcire i danni, che non potranno essere scaricati sui cittadini milanesi. In tal caso ricorrerebbe un'altra fattispecie”. E aggiunge: “L’Unione Europea provvederà, con suo provvedimento, a dare disposizioni su un argomento che tocca la sicurezza dei cittadini e i comportamenti di tutti i conducenti, ma che deve riguardare tutti i mezzi di trasporto che circolano in Europa. Solo dopo il ministero emanerà disposizioni. Per inciso, si ricorda che per chi entrava in città non esistevano cartelli che davano notizia dell’iniziativa (altra dimostrazione di superficialità). Se il rischio andava evitato, non poteva riguardare solo i conducenti di automezzi di imprese milanesi”.
La Fai, quindi, “presterà tutta l’assistenza possibile ai danneggiati e invita nuovamente il sindaco a cercare il confronto, che purtroppo anche in questa occasione è venuto meno. Non possiamo che augurarci che si prenda atto della cantonata e non si dia retta a chi richiede un ricorso al Consiglio di Stato. Sarebbe un’ulteriore dimostrazione di scarsa capacità di comprendere. Si dia spazio alla ragione invece che alla demagogia”.
Sul versante opposto, un gruppo di cittadini, molti dei quali ciclisti, si è radunato la mattina del 27 novembre 2023 sotto la sede milanese di via Restelli dell’associazione Assotir per protestare, anche in modo veemente, contro la sua posizione a favore della sentenza del Tar. I manifestanti hanno mostrato cartelli con scritto “Assotir uccide” e hanno posto caschi bianchi sull’asfalto sopra cartelli con i nomi dei ciclisti investiti dai camion.
La manifestazione è stata scatenata da un comunicato stampa diffuso il 23 novembre 2023 dall’associazione dell’autotrasporto intitolato “La delibera della giunta Sala, fortemente voluta dall’assessora alla mobilità Censi, finisce KO”. Nel testo, tra l’altro, il presidente della sezione lombarda, Pietro Castelli, ha dichiarato: “ “Per noi più che un trionfo è la presa d’atto del fatto che avevamo ragione. Se ci fosse stata maggiore disponibilità a tener conto del nostro punto di vista, il Comune avrebbe evitato questo epilogo, con i conseguenti danni, di immagine ed economici, procurati”.