Secondo gli inquirenti, le aziende d'autotrasporto utilizzavano quarantaquattro veicoli industriali isotermici senza avere la necessaria certificazione termica. Anzi, ne mostravano una alla Motorizzazione, ma era falsa. In questo modo, gli autotrasportatori caricavano merce deperibile, come ortofrutta, senza garantire il livello di sicurezza minimo prescritto dalla legge tramite i certificati ATP. La revisione dell'ATP si ottiene solamente dopo verifiche nei centri autorizzati, che comporta il fermo del veicolo e un costo che varia da mille a duemila euro.
Gli autotrasportatori indagati risparmiavano in tempo e denaro procurandosi un falso certificato ATP, necessario sia per affrontare la revisione alla Motorizzazione dell'autotelaio su cui è montata la cella isotermica sia per superare i controlli su strada. I documenti prodotti dalle imprese avevano le firme false di veri periti di Milano e Bari, che hanno sporto denuncia penale.
Le aziende coinvolte nell'indagine sono ventidue, con sede in tutta la Sicilia: Ragusa, Catania, Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Messina e Trapani. Al termine dell'indagine, la Polizia ha denunciato trenta persone e ha sequestrato i 44 veicoli cui erano intestati i falsi certificati ATP. Oltre alla denuncia penale per la falsificazione dei documenti, la Polstrada ha staccato verbali per 210 infrazioni al Codice della Strada, per una somma totale di 35.490 euro.
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