L'indagine è stata avviata dalla Guardia di Finanza grazie a un software realizzato dal Comando Provinciale di Vicenza, che analizza ed evidenzia le situazioni anomale. Una di queste è emersa con una società di Santorso (Vicenza) senza dipendenti e inesistente nella sede dichiarata e formalmente operante nel settore dell'ottica, che aveva fatturato 1.350.000 euro a due imprese di autotrasporto: una cooperativa di Milano e una società di Trezzano sul Naviglio, sempre nella provincia milanese. Inoltre, l'impresa veneta non aveva più un amministratore e quello precedente era un pensionato di 74 anni che amministrativa altre ventinove società e cooperative. Sulla base di questi elementi, le Fiamme Gialle hanno avviato delle ispezioni nelle sedi delle imprese coinvolte, scoprendo che quella veneta era una "cartiera", ossia produceva fatture per operazioni inesistenti al solo scopo di consentire alle società "clienti" di gonfiare le spese e quindi ridurre le imposte. Con questo meccanismo, le due società di trasporto lombarde hanno detratto illecitamente 285mila euro d'Iva. Al termine dell'indagine, i Finanzieri hanno denunciato il pensionato amministratore e i legali rappresentanti delle due aziende milanesi sono stati denunciati per frode fiscale, mentre il Gip di Vicenza ha disposto il sequestro preventivo di beni per l'importo evaso.
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