Nella giornata di venerdì 7 aprile 2023 si è verificata un'importante ed inaspettata escalation a Gräfenhausen, dove un gruppo di autisti del gruppo Agmaz-Lukmaz-Imperia sono in sciopero da ormai venti giorni. Intorno alle 11:00 il proprietario dell'impresa polacca, Łukasz Mazur, ha raggiunto i manifestanti accompagnato da quello che è sembrato a tutti gli effetti un commando paramilitare composto da diversi veicoli, tra cui un mezzo blindato, e una ventina di uomini in divisa equipaggiati con giubbotti antiproiettile.
Come indicato sulle divise e sui mezzi accorsi, il gruppo faceva capo alla compagnia investigativa privata polacca Rutkowski Patrol il cui fondatore, Krzysztof Rutkowski, è un imprenditore, politico ed ex miliziano molto noto ma anche discusso in patria in quanto pregiudicato e coinvolto in diversi casi balzati agli onori della cronaca.
L'intento del commando era quello di riappropriarsi con la forza dei camion in sosta per poi affidarli ad autisti di ricambio, anch'essi giunti sul posto con diversi mini bus. Come documentato sia dai manifestanti sia dai sindacati presenti, la situazione è presto degenerata in una colluttazione che è stata tuttavia risolta dal tempestivo intervento di un gran numero di agenti della Polizia tedesca.
Dopo aver riportato la calma, le forze dell'ordine hanno arrestato i membri della Rutkowki Patrol ed il proprietario di Agmaz con l'accusa di aggressione, lesioni, interruzione di raduno, minacce e disturbo alla quiete pubblica. Tutti sono stati rilasciati dopo qualche ora, con l'ordine di fare rientro immediato in Polonia. La vicenda ha avuto molto eco sia in Polonia che in Germania e ha raggiunto i piani alti della politica Europea, mentre la proprietà di Agmaz non ha rilasciato alcuna dichiarazione sull'accaduto.
L'imprenditore a capo della Rutkowski Patrol ha invece condannato pubblicamente il comportamento della Polizia tedesca, che avrebbe mancato di rispetto al suo team, mentre i sindacati e le associazioni umanitarie hanno continuato per tutto il week end a fornire cibo e assistenza ai manifestanti, trascorrendo con loro una Pasqua serena.
Marco Martinelli