Imprese e autisti si presentano uniti nella vertenza nel porto di Genova e, in particolare, nei confronti del terminal container VTE. Dopo la proclamazione da parte dei sindacati dello sciopero degli autisti dal 12 al 14 luglio per protestare contro le lunghe attese al carico e scarico, per una maggiore sicurezza e per avere servizi nei piazzali, si mobilitano anche le imprese di autotrasporto, che hanno annunciato un fermo al VTE dalle 00.00 di giovedì 12 luglio alle 24.00 di martedì 17 luglio, ossia un periodo ancora più lungo rispetto a quello dei loro dipendenti.
In una nota, le quattro sigle che proclamano il fermo - Fita Cna, Confartigianato Trasporti, Fai Conftrasporto e Trasportounito – denunciano gli "enormi tempi di attesa al carico/scarico dei container, code dei veicoli nelle cosiddette aree buffering causate dai blocchi operativi, fermi camion tassativi per cambi turno e denunciano la conseguente impossibilita di programmare viaggi e consegne, la inevitabile diffusione di irregolarità nei tempi di guida e di riposo e violazioni della sicurezza stradale". Aggiungono che "l'autotrasporto si è fatto carico di una enorme perdita di produttività, sostenendo costi economici che non è più in nessun modo in grado di sostenere ed accollarsi".
Un confronto con il terminal VTE non ha portato a una soluzione dei problemi, anzi "l'aumento dei traffici portuali rende sempre più gravi le attese e criticità dei nostri veicoli". Quindi, le associazioni ora chiedono l'avvio di trattative per redigere un accordo scritto che valga per ogni operatore del porto di Genova e che coinvolga anche l'Autorità di Sistema Portuale, istituzioni, operatori e autotrasportatori, che preveda almeno tre azioni: pagamento dei tempi di attesa dei camion; tracciabilità telematica dei veicoli con verifica dei tempi nell'intero ciclo operativo dei veicoli (fase documentale, pre-gate, gate in, carico/scarico container, gate out); stabilire procedure, termini e valorizzazione degli indennizzi per vettori danneggiati.
Le associazioni dell'autotrasporto chiedono anche un accordo separato e vincolante dedicato al terminal VTE, con indicazione di tempi certi per risolvere i problemi evidenziati dalle imprese di autotrasporto. Durante il fermo, le associazioni attueranno presidi di sensibilizzazione e volantinaggio e confermano che rispetteranno il codice di autoregolamentazione, declinando ogni responsabilità "per atti o azioni che nel frattempo potrebbero manifestarsi con il fermo dei veicoli o blocchi ai varchi".
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