Gli autotrasportatori protestano contro i lunghi tempi di attesa per caricare e scaricare i container, che costringono gli autisti a superare gli orari di guida prescritti dalla Legge. "Da diversi anni, gli autotrasportatori scontano le inefficienze dei terminal container di Napoli, in particolare Conateco, che ha anche vissuto un periodo di crisi", spiega a TrasportoEuropa Ciro Russo, segretario della Fai provinciale di Napoli. "Questa situazione comporta costi aggiuntivi per le imprese di trasporto, ma anche disagi per l'intera filiera, riducendo anche la sicurezza perché le attese consumano il tempo di lavoro degli autisti".
I tempi di attesa per ritirare o consegnare un container possono raggiungere, secondo la Fai, anche le cinque ore: "Ciò significa che un camion può svolgere solamente un viaggio al giorno", aggiunge Russo. L'associazione ritiene che questo problema sia causato dall'insufficienza di equipaggiamenti e dalla carente organizzazione del terminal: "La crisi ha causato la cassa integrazione del personale e ha ridotto gli investimenti. Conateco ha programmato alcuni investimenti per lo sviluppo del terminal, ma nel frattempo bisogna migliorare le condizioni di lavoro".
Quali sono le azioni che secondo la Fai si possono intraprendere in breve tempo? "Per prima cosa ripristinare la piena operatività dei mezzi del terminal, alcuni dei quali sono guasti. Se non si riescono a riparare, se ne possono noleggiare altri. Poi è importante estendere il tempo di apertura del terminal, che ora va dalle 7:00 alle 18:00. Potrebbe aprire un'ora prima e chiudere alle 22:00. Un terzo intervento immediato è ripristinare il sistema di ritiri multipli, ossia mettere a disposizione tutti i container che vanno allo stesso cliente, razionalizzando così il ritiro".
La protesta coinvolgerà solamente gli autotrasporti di container che riguardano i terminal portuali, mentre gli altri servizi si svolgeranno regolarmente. Se la protesta avrà successo tra il centinaio d'imprese specializzate che operano a Napoli è possibile che gli armatori decidano di dirottare le portacontainer su altri scali.
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