Dall’inizio dell'emergenza Covid-19 le corse dei traghetti per i veicoli industriali tra Sicilia e Calabria sono diminuite e i camion devono tutti imbarcarsi nel porto di Tremestieri, situato appena fuori Messina. Ciò causa lunghe code e ritardi, che hanno portato alla mobilitazione degli autotrasportatori. Un segnale della loro esasperazione è apparso la sera del 26 maggio, quando alcuni autisti hanno deciso di protestare mettendo di traverso il camion nella rampa che conduce alle banchine, fermando sia l’imbarco, sia lo sbarco degli automezzi. Il blocco ha causato anche lunghe code sulla Tangenziale di Messina.
Verso mezzanotte, dopo tre ore di blocco, la protesta è terminata e la mattina del 27 maggio il Prefetto, Maria Carmela Librizzi, ha convocato una riunione con gli enti interessati e le compagnie di navigazione per discutere dei problemi relativi all’attraversamento. Sulla protesta è intervenuta anche l’associazione degli autotrasportatori siciliani Aitras, che ammonisce: “Una bomba sociale sta per esplodere”, aggiungendo che “sono mesi che ci rivolgiamo al Governo nazionale e regionale per la grave crisi che stanno attraversando le imprese di autotrasporto siciliane e che, nonostante tutto, hanno garantito in questo periodo di pandemia la consegna dei beni essenziali come alimentari e medicine, lavorando in situazioni drammatiche. Ma i governi continuano ad ignorarci, tranne le brevi parentesi degli elogi in favore di telecamere”.
Aitras sottolinea quattro problemi da risolvere: le attese (fino a sei ore) e i costi elevati per l’imbarco verso la Calabria, con mancanza di spazi per distanziamento sociale e servizi igienici nello scalo; nessun contributo ancora incassato per gli incentivi sulle autostrade del mare; difficile situazione viaria nell’isola con continui rinvii per l'apertura di opere importanti; sperpero di denaro pubblico per “strutture logistiche inutili”. L’associazione rileva anche che il Governo della Regione ha stanziato risorse per il trasporto pubblico locale e quello marittimo dei passeggeri, ma nulla per l’autotrasporto delle merci. Aitras chiede quindi una convocazione urgente al Governo regionale e a quello nazionale “prima che le proteste spontanee in tutta la Sicilia esplodano e diventino incontrollabili”.