Quando nella tarda mattina del 4 ottobre 2022 la Fiap ha diffuso un breve comunicato stampa con cui comunica l’uscita dalla Conftrasporto, la notizia non ha sorpreso chi da tempo segue le vicende associative dell’autotrasporto. La nota spiega che la decisione “è stata assunta dagli Organi Direttivi federali nel corso di una riunione straordinaria svoltasi nel pomeriggio di lunedì 3 ottobre 2022”. Non sorprende perché da tempo il percorso della Fiap si è progressivamente staccato, in termini di proposte e rivendicazioni, da quello di Conftrasporto. Un recente segnale di tale distacco è stato il ricorso al Tar del Lazio contro la norma che prevede una rappresentanza nel Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori solo alle confederazioni e non più anche alle singole associazioni.
E proprio la questione della confederazione – in termini generali - sembra essere al centro della decisione della Fiap. Le confederazioni, infatti, integrano anche le associazioni della committenza dell’autotrasporto, e questa è una situazione con cui Fiap non intende più convivere. “Senza togliere nulla al modello confederale, riteniamo che l’autotrasporto debba superarlo e rendersi autonomo”, dichiara a TrasportoEuropa il segretario generale Alessandro Peron. “Abbiamo progetti importanti e vogliamo far crescere questo comparto con idee innovative”.
La Fiap resta invece in Unatras, il coordinamento delle associazioni dell’autotrasporto. “Restiamo aperti a collaborazioni purché si parli di progetti concreti”, aggiunge Peron. “Sono convinto che ci siano realtà imprenditoriali e associative, anche fuori dall’autotrasporto, che hanno problemi simili ai nostri e con cui si possa lavorare”.
Il podcast K44 La voce del Trasporto ha pubblicato un episodio in cui Peron racconta la nuova strategia dell’associazione. Ve lo riproponiamo per comprendere meglio la scelta dell’associazione.