I controlli effettuati dalla banca sui movimenti sospetti nel conto corrente della moglie di un autotrasportatore hanno scoperchiato una frode fiscale che ha portato la Guardia di Finanza di Savona ad arrestare la mattina di martedì 21 aprile 2015 dieci persone e a svolgere una ventina di perquisizioni nelle province di Savona, Alessandria, Asti, Novara, Vercelli, Bergamo e Massa Carrara, con la confisca di circa 2,5 milioni di euro in contanti. I reati contestati variano dalla frode fiscale all'emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, dall'appropriazione indebita alla frode in commercio.
La vicenda ruota, secondo gli inquirenti, attorno all'azienda Grissitalia di Alessandria, di proprietà della famiglia Dagna, con stabilimenti ad Albissola Marina, Alessandria, Mombercelli, Prato Sesia e Oricola, leader nel campo della panificazione industriale con una distribuzione di circa 49mila tonnellate all'anno di pane e grissini. Gli indagati sono numerosi trasportatori riuniti nel Consorzio Grissiservizi, i direttori di due stabilimenti, uno dei quali è anche amministratore del Consorzio Grissitalia, ritenuti ideatori di un semplice ma efficace meccanismo.
La ricostruzione dei Finanzieri mostra che la frode iniziava con l'emissione di una fattura per operazioni inesistenti, identificata come "Acconto", da parte di autotrasportatori compiacenti; il grissinificio effettuava quindi un bonifico bancario per il pagamento integrale della falsa fattura, i trasportatori prelevavano in contanti la somma concordata, trattenevano il 20% pattuito e consegnavano il denaro restante al direttore dello stabilimento, che lo trasferiva quindi nuovamente ai vertici dell'azienda.
È stata proprio l'anomalia delle ingenti entrate, subito pareggiate o quasi da uscite, sul conto della compagna di un trasportatore a mettere in allarme il direttore della banca, che quindi ha informato le Fiamme Gialle. In particolare, gli inquirenti hanno rilevato che una delle imprese di autotrasporto inquisite, che aveva un solo camion, non poteva svolgere tutti i trasporti fatturati in un mese. Durante le indagini, i Finanziari hanno anche ripreso la "restituzione" in nero delle somme pagate agli autotrasportatori. In quel caso, hanno pedinato un autotrasportatore, filmandolo mentre consegnava 5000 euro in contanti a un direttore di stabilimento.
La Finanza ha stabilito che questa frode ammonta in circa 3,5 milioni di euro. Inoltre, durante le indagini le Fiamme Gialle hanno scoperto anche una frode alimentare: da ottobre 2013, infatti, una parte della produzione nello stabilimento di Alessandria era svolta usando olio di oliva, anziché extravergine, come indicato sulle etichette dei prodotti venduti. Al termine dell'inchiesta, la Finanza ha arrestato in carcere quattro persone, mentre altre sei hanno subito gli arresti domiciliari, e hanno sequestrato due milioni e mezzo di euro.
Mauro Zola
Il video dell'operazione della Guardia di Finanza
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