La segnalazione che qualcosa non andava su quella autocisterna ungherese è stata diramata dalla Guardia di Finanza di Gorizia, ma sono stati i militi di Paderno Dugnano, in provincia di Milano, a fermare il veicolo per un controllo sul carico e documenti sulla Provinciale 123, all'altezza di Pozzuolo Martesana. La cisterna era vuota e l'autista ha dichiarato ai Finanzieri che aveva scaricato il prodotto in un deposito di Vignate. Il controllo si è quindi spostato in questa strutture, dove i militi hanno scoperto cisterne in plastica da mille litri che contenevano 34mila litri di una sostanza oleosa.
La documentazione mostra che il carico - definito come olio lubrificante anticorrosivo - proveniva formalmente dall'Ungheria ed era diretto a Gibilterra e non aveva alcuna documentazione che ne giustificasse lo scarico in Italia. Secondo la Finanza, questa sostanza doveva essere venduta come gasolio, senza ovviamente pagare l'accisa e le altre imposte e causando una truffa verso gli utilizzatori, convinti di rifornirsi di gasolio.
Questa accusa deriva da un'analisi di laboratorio svolta dall'Agenzia delle Dogane di Milano, che rivela che il prodotto è una miscela di diverse sostanze che mostra caratteristiche chimiche e fisiche simili al gasolio per autotrazione. Quindi, tre persone sono state denunciate per contrabbando di gasolio, mentre le indagini proseguono per trovare eventuali complici. Inoltre, i Finanzieri hanno sequestrato il prodotto e l'autocisterna.
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