Uno dei modi proposti dalla Fita Cna per abbassare il prezzo del gasolio è eliminare la componente dell'Iva che grava sull'accisa, praticamente un'imposta sull'imposta. Inoltre, l'associazione propone d'introdurre l'accisa mobile, per variare la tassazione sui carburanti sulla base di un obiettivo prefissato. "Due semplici provvedimenti che restituirebbero equità, liquidità e mobilita al Paese, ma soprattutto farebbero scoprire una politica di Governo veramente in controtendenza rispetto al passato", spiega la presidente di Fita Cna, Cinzia Franchini.
"Non vorremmo infatti, e per questo lo rimarchiamo oggi, per tempo, riscontrare tra qualche mese un prezzo del petrolio al barile nuovamente in crescita con l'aggiunta di un riscoperto sollecito, intollerabile, dinamismo dei petrolieri nostrani, usciti dal letargo invernale, pronti a ritoccare all'insù il prezzo alla pompa del gasolio", prosegue Franchini. L'associazione riconosce comunque che il prezzo del gasolio di 1,47 euro al litro "rappresenta senza ombra di dubbio una piccola boccata d'ossigeno per le imprese del trasporto merci e persone, sempre vessate da costi (pedaggi, assicurazioni, carburante, personale) che sono i più alti d'Europa".
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!