Fita Cna si oppone alla reintroduzione obbligatoria, dopo due anni dall'iscrizione all'Albo degli Autotrasportatori, della fideiussione bancaria al posto di quella assicurativa per dimostrare la capacità finanziaria. L'associazione contrastò un analogo provvedimento già qualche anno fa perché preferì l'impostazione - oggi in vigore - basata su più possibilità, tra cui la polizza assicurativa e quella del revisore contabile. "Due modalità che non incidono sul rating bancario dell'impresa, consentendogli comunque di ottemperare alla norma di legge e soprattutto in conformità a quanto avviene in tutto il resto d'Europa, attraverso l'applicazione del Regolamento 1071/2009", spiega una nota dell'associazione.
Fita chiede al ministro dei Trasporti anche di potenziare l'azione diretta, mentre sulle risorse pubbliche destinate all'autotrasporto chiede la conferma delle spese non documentate. L'associazione conclude che "La valutazione conclusiva di tutti i provvedimenti normativi predisposti e contenuti nella Legge di Stabilità verrà fatta dalla Cna-Fita a febbraio a margine dello spacchettamento delle risorse economiche e quindi con la possibilità di vagliare, con certezza, l'intendimento del ministro Lupi sui provvedimenti che sono fondamentali per la sopravvivenza delle nostre imprese. Eventuali modifiche potranno essere affrontate in un testo più ampio che riguardi anche altre questioni, senza modificare ora il testo del Decreto Stabilità giunto in Senato".
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