L'autotrasporto francese torna in agitazione contro la nuova proposta di tassare i veicoli industriali, anche se in modo diverso rispetto all'ecotaxe, che è stata annullata ancor prima di entrare in vigore per le proteste degli autotrasportatori e degli agricoltori. In questo caso, secondo la stampa francese, si tratterebbe di una vignetta che potrebbe essere slegata dalla percorrenza chilometrica, bensì a tempo. Il nuovo provvedimento è stato anticipato il 28 maggio dalla ministra dei Trasporti francese, Élisabeth Borne, per contribuire al finanziamento delle infrastrutture. Il testo della Legge dovrebbe essere presentato nelle prossime settimane al Consiglio dei ministri.
Le associazione dell'autotrasporto Fntr e Tlf Union hanno immediatamente reagito, sostenendo che si tratta di una nuova versione dell'ecotaxe e ricordando che già con le attuali imposte su carburanti e sui pedaggi gli autotrasportatori versano allo Stato francese oltre sette miliardi di euro l'anno. "In un momento in cui la Francia ha il gasolio più costoso d'Europa, respingiamo questo trattamento ingiusto che avrà un impatto sulla competitività delle nostre imprese", dichiarano i presidenti delle due associazioni, Jean-Christophe Pic (Fntr) e Claude Blot (Tlf Union).
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