La riunione che si è svolta a Roma nel pomeriggio del 21 aprile 2022 tra la vice-ministra del Mims (ex Trasporti) Teresa Bellanova e le associazioni dell’autotrasporto era incentrata su come erogare i 500 milioni di euro stanziati dal Governo per sostenere gli autotrasportatori di fronte all’impennata del prezzo del gasolio. Nella riunione precedente le parti avevano concordato che queste risorse devono andare solo alle imprese che usano veicoli industriali Euro V ed Euro VI con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate, senza però precisare in che modo farlo. Ma neppure l’incontro del 21 aprile ha portato risultati concreti, come afferma la Fita Cna in una nota diffusa dopo la riunione.
“Dal confronto è emerso, in particolare, che molto probabilmente non sarà il credito d’imposta lo strumento per distribuire i 500 milioni alle imprese”, recita la nota. “La vice-ministra ha spiegato infatti che, in alternativa a questa modalità, si starebbe studiando la possibilità di assegnare tali risorse tramite l’Agenzia delle Dogane, che già dispone dei dati relativi al consumo di gasolio dei primi tre mesi di quest’anno”.
Nella riunione si è parlato anche del Decreto Direttoriale che applica il Regolamento UE 1055/2020 sull’accesso al mercato dell’autotrasporto. E sempre in tema di accesso, la Fita ha chiesto la dispensa dell’esame per chi usa veicoli con massa complessiva tra 2,45 e 3,5 tonnellate e l’esonero dal possesso del diploma per chi deve sostenere l’esame semplificato. L’associazione ha anche ribadito “la necessità di intervenire sulle criticità che le imprese stanno patendo in materia di costi dei traghetti e sulla preoccupazione di forti rincari dei pedaggi autostradali”. Una nuova riunione si svolgerà la prossima settimana.