Nessun licenziamento e nessun intervento di controllo da parte dello Stato per l'azienda catanese Geotrans fondata da Giuseppe Ercolano, considerata dagli inquirenti connessa alla mafia siciliana e al sodalizio Santapaola-Ercolano e che, sempre secondo gli inquirenti, deteneva un controllo fuorilegge nel mercato ortofrutticolo di Fondi. Al termine della procedura di confisca, ventuno ex dipendenti si sono uniti in una nuova cooperativa e alle associazioni antiracket Addiopizzo e antimafia Libera. Hanno così riavviato la società il sostegno di di Banca Etica e di Cooperazione Finanza Impresa.
I nuovi soci hanno ottenuto dall’Agenzia Nazionale per i beni confiscati, i veicoli industriali, i piazzali e i depositi e ora puntano a fatturare cinque milioni di fatturato già nel primo anno. Geotrans sta ammodernando l’intero parco mezzi e ha già rinnovato la certificazione ISO 9001. Inoltre, in seguito alla gestione giudiziaria ha acquisito la certificazione di Responsabilità Sociale SA8000, diventando così l’unica impresa di autotrasporto siciliana a presentare ogni anno, oltre al classico bilancio economico e patrimoniale, anche il bilancio sociale.
Massimiliano Barberis