Ad aprile 2021, il giornale tedesco Dvz rivelò che l’ufficio federale Bundesamtes für Güterverkehr (Bag) che eroga sanzioni sulle irregolarità nell’autotrasporto concede sconti alle sanzioni erogate agli autotrasportatori di ventuno Stati, tra cui alcuni Paesi dell’Europa orientale, che possono arrivare al 50% per la Lituania (mentre lo sconto per la Polonia è del 25%). Un fenomeno confermato dalla stesso Bag e che ha spinto l’associazione degli autisti CamionPro ad attivare una campagna contro tale pratica. L’ufficio federale afferma che gli sconti sono legittimi perché rientrano in un più ampio provvedimento che concede tali riduzioni basandosi sulla proporzionalità del reddito di chi subisce la sanzione.
In Germania è quindi esplosa la polemica su tale pratica e qualcuno afferma che la Bag ha comunque potere discrezionale sugli sconti e deve valutare caso per caso, potendo quindi annullarli o ridurli al minimo in casi di gravi violazioni alle norme sull’autotrasporto. Sono insorte anche alcune associazioni degli autotrasportatori, che vedono in questa pratica una distorsione della concorrenza, anche perché molti camionisti stranieri non ottengono il salario minimo tedesco quando operano in Germania.
Ora la questione è giunta al Parlamento federale (Bundestag) grazie a un’interrogazione parlamentare presentata dal partito dei Verdi, che chiede al Governo di precisare quali violazioni la Bag ha scoperto durante le sue ispezioni, come sono state punite, quale è il rapporto tra multati tedeschi e stranieri e quante violazioni non hanno portato alcune sanzione. L’interrogazione si riferisce in particolare alle manipolazioni del sistema Src, attuate per non consumare AdBlue, un fenomeno sempre più diffuso e che secondo CamionPro coinvolgerebbe soprattutto le imprese dell’Est.