Nel corso del 2022 entreranno progressivamente in vigore alcune importanti norme comunitarie sull’autotrasporto internazionale, che rientrano nel Primo Pacchetto Mobilità. La prima data da segnare è il 2 febbraio e le grandi flotte si stanno preparando. Tra queste c’è la lituana Girteka Logistics, che con i suoi settemila camion rientra tra le prime imprese europee e che alla vigilia dell’entrata in vigore delle nuove regole ha diffuso una nota con alcune considerazioni. Sul divieto di svolgere in cabina il riposo settimanale regolare di 48 ore, che di fatto vige già in alcuni Paesi europei, la società rileva la carenza di alloggi per i conducenti in tutta Europa.
Questa non è l’unica critica che la società pone al Pacchetto, citando anche i rilievo della Commissione Europea sull’aumento delle emissioni causato dall’obbligo di rientro in sede dei veicoli industriali ogni otto settimane e dal “raffreddamento” del cabotaggio stradale. Girteka ritiene che l’applicazione del Pacchetto aumenterà ulteriormente i costi dell’autotrasporto, oggi già gravati dall’incremento del costo del gasolio e dalla minore offerta di trasporto causata dalla carenza di autisti.
La società lituana si dichiara comunque pronta per affrontare il nuovo scenario. Sta realizzando una grande base in Polonia, a Poznan, che dovrebbe diventare pienamente operativa entro la fine di quest’anno “per essere più vicini ai nostri clienti in Europa occidentale”, spiega Mindaugas Paulauskas, Ceo di Girteka Transport. Ciò ridurrà le distanza che i veicoli dovranno percorrere per tornare in sede e servirà anche per ospitare i propri conducenti. Inoltre, la società vuole assumere più autisti, anche se ammette che è difficile a causa della carenza di vocazioni ormai radicata in tutta Europa. “Cerchiamo di risolvere proattivamente il problema degli autisti e finora abbiamo avuto successo nel farlo, dato che nessuno dei nostri camion è fermo alla nostra base”, conclude Paulauskas.