Dal 1° aprile, data in cui entrerà in vigore in Gran Bretagna la nuova Legge sull’autotrasporto e alcune imprese non registrate nel Paese potrebbero subire pesanti sanzioni finanziarie. A seguito delle nuove disposizioni, approvate alla fine del 2022, ai vettori comunitari non sarà più riconosciuto il diritto ad effettuare triangolazioni, cabotaggi (spesso più redditizi delle importazioni ed esportazioni stesse) e trasporti multimodali.
Sarà quindi vietato, per esempio, scaricare merce in Irlanda ed effettuare un trasporto di cabotaggio dopo essere entrati a vuoto nel territorio britannico, pratica molto diffusa per ottimizzare efficacia ed efficienza dei servizi offerti. Non sarà più possibile, inoltre, ritirare rimorchi e semirimorchi in arrivo in Gran Bretagna via traghetto e nemmeno ritirare merci da consegnare direttamente in paesi extra UE come Norvegia o Svizzera.
I cambiamenti, che si sommano a quelli già introdotti dopo la Brexit, modificheranno in modo significativo i commerci tra Gran Bretagna e Unione Europea e, stando ai trend rilevati, gli autotrasportatori polacchi stanno valutando la possibilità di abbandonare il mercato d’Oltremanica. Trasferire l’operatività il Gran Bretagna potrebbe infatti essere troppo complicato e diminuirebbe la redditività dei trasporti, motivo per cui molti vettori saranno costretti a rinunciare alla cooperazione con clienti storici e a reindirizzare rimorchi e semirimorchi in altri paesi dell’Unione.
Qualora la tendenza fosse confermata, le ripercussioni sui trasporti britannici e, in generale, sull’economia potrebbero essere pesanti. La carenza di autisti, ormai nota, verrebbe ulteriormente aggravata e nel mercato mancherebbero anche gli automezzi e i rimorchi eventualmente dirottati su altri traffici. Tutto il settore import/export sarebbe quindi esposto ad un importante ridimensionamento, che potrebbe riguardare l’economia della Polonia, dell’intera UE oltre che quella della Gran Bretagna.
La domanda di merci per la Gran Bretagna al momento resta comunque alta ed è collegata alla storica carenza di produzioni interne. Il vecchio sistema doganale cartaceo, inoltre, è stato totalmente sostituito dal sistema Cds (Custom Declaration Service) di ultima generazione e si prevede di implementare un nuovo sistema di transito che permetterà ai vettori di viaggiare senza una copia stampata del Dat (Documento di Accompagnamento al Transito), anticipando di fatto l’avvento della Cmr elettronica eCmr.
Alcuni segnali sono dunque incoraggianti ma gli autotrasportatori dell’est Europa, Polonia in particolare, dovranno affrontare altri grandi cambiamenti normativi, dopo quelli introdotti dal Pacchetto Mobilità, per poter preservare il loro vantaggio competitivo.
Marco Martinelli