Dopo l’esito ritenuto dagli autotrasportatori insoddisfacente della riunione del 17 febbraio 2022 tra la vice-ministra del Mims (ex Trasporti) Teresa Bellanova e le associazioni di categoria, il 21 febbraio si è svolta la riunione del Comitato esecutivo dell’Unatras per decidere eventuali azioni per sollecitare provvedimenti concreti contro la crisi del settore. Nel frattempo è arrivata una nuova convocazione dal ministero <lle 14.00 di martedì 22 febbraio, dove Terranova potrebbe annunziare qualche provvedimento.
La mattina del 21 febbraio Unatras ha deciso di proseguire le trattative col Governo e perciò aspettare l’esito dell’incontro di domani, precisando però che “in assenza di risposte concrete e soddisfacenti, di assumere sin da subito tutte le iniziative sindacali necessarie a tutela della categoria senza escludere, nel rispetto della normativa vigente, la proclamazione di un fermo nazionale”.
Intanto, nello scorso fine settimana sono giunti segnali di mobilitazioni spontanee, che potrebbero avvenire fin dal 21 febbraio soprattutto nel Sud. In Sicilia, l'associazione Aias ha indetto un presidio a Catania, davanti al casello autostradale di San Gregorio, ma appare un’iniziativa isolata perché le altre associazioni nazionali e locali si sono dissociate dall’iniziativa. Sui social sono apparsi anche annunci di proteste in Puglia.
Il segretario generale di Trasportounito, Maurizio Longo, queste iniziative spontanee “sono la prova tangibile di una situazione ormai fuori controllo e di disposizioni di Legge che sono totalmente inadeguate a tutelare le imprese, perché sono nei fatti inapplicabili”. Longo aggiunge che questa reazione ha due responsabili: “Da un lato, un Governo che non ha ancora compreso quanto sia indispensabile, in un Paese che si considera civile, disporre di un autotrasporto funzionale, corretto ed economicamente sostenibile; dall'altro, i vertici delle associazioni dell’autotrasporto, ormai incapaci di generare tutele e governare i processi e, quindi, troppo distanti dalle esigenze della stragrande maggioranza delle imprese”.