Prosegue la protesta degli agricoltori francesi, che per alcuni giorni hanno attuato blocchi in diverse strade e autostrade e nel porto di Calais. Sui social network circolano anche video dove i manifestanti svuotano camion stranieri che trasportano ortofutta e distruggono il carico, in alcuni casi danneggiando pure il veicolo.
Lunedì 29 gennaio l’attenzione di sposta su Parigi, dove stanno confluendo migliaia di trattori e dove è previsto il blocco degli accessi autostradali e del mercato alimentare di Rungis. L’associazione Fnsea ha annunciato che l’assedio di Parigi durerà per almeno cinque giorni, mentre il Governo sta dispiegando non solo ingenti forze di polizia, ma anche l’esercito, con blindati ed elicotteri. Saranno posti sotto assedio anche gli aeroporti di Roissy-Charles de Gaulle e Orly.
La protesta degli agricoltori ha varcato sabato 27 gennaio il confine e sta crescendo nell’area francofona del Belgio, dove i trattori hanno già bloccato il traffico in alcune autostrade. In particolare, stanno fermando il traffico nello snodo di Daussoulux, dove s’incrociano le arterie E411, che collega Bruxelles col Lussemburgo, e E42, diretta in Francia e Germania. Le associazioni degli agricoltori belgi minacciano una settimana di mobilitazione.
Nel fine settimana è apparsa anche in Italia la prima protesta degli agricoltori. Il 28 gennaio alcuni trattori hanno occupato per qualche ora la rotatoria di Orte che immette nell’autostrada A1, causando la chiusura del casello autostradale in ingresso e uscita. Poi la circolazione è tornata normale.