La tempesta perfetta che sta investendo l’autotrasporto con l’aumento dei costi, la carenza di autisti e i ritardi nelle consegne dei veicoli nuovi ha spinto l’associazione degli autotrasportatori Unatras a chiedere un incontro urgente al ministero Mims (ex Trasporti). Lo ha fatto con una lettera del 9 febbraio 2022 e nei giorni successivi è arrivata la convocazione da parte della viceministra Teresa Bellanova.
Gli autotrasportatori arriveranno nel ministero con precise richieste, che hanno anticipato nella lettera del 9 febbraio: crediti d’imposta per compensare i maggiori costi sostenuti per i carburanti; adeguamento automatico delle tariffe di autotrasporto per l’aumento del prezzo del gasolio; pubblicazione dei costi d'esercizio aggiornati; apertura di un Tavolo permanente sulle regole del settore.
Al termine della lettera, Unatras afferma che per gli autotrasportatori potrebbe diventare più conveniente “spegnere i motori anziché continuare a viaggiare in perdita, con gravi conseguenze sulle prospettive di ripresa economica”. In pratica, è una prospettiva di fermo della categoria, i cui primi segnali stanno già arrivando da realtà locali.
Davanti almercato ortofrutticolo di Fondi, uno dei più grandi d’Italia, ancor prima della lettera di Unatras la Fai ha organizzato un presidio di camion che prosegue dal 7 febbraio. Il 13 febbraio alcuni autotrasportatori si sono incontrati in un’area di servizio della Statale 16, tra Foggia e San Severo, mentre associazioni locali siciliane e calabresi hanno minacciato il fermo.