La Germania è il Paese europeo più colpito dal cabotaggio stradale: come riferiscono le rilevazioni dell’Ufficio Federale dei Trasporti (Bag) il 46% delle operazioni di questo tipo svolte nel 2017 in Unione Europea sono state compiute proprio in Germania, con un aumento del 25,9% rispetto all’anno precedente. Questi sono i dati più recenti disponibili, ma alcuni segnali fanno pensare che la situazione non sia certo migliorata e il cabotaggio stradale è così diffuso in Germania che colpisce anche nicchie di trasporto che richiedono allestimenti speciali, come quello dei tronchi. Lo mostra un’inchiesta promossa dallo stesso Bag nella regione di Torgau, in Germania meridionale e svolto in collaborazione con la Polizia Stradale di Lipsia.
In soli tre giorni di verifiche su strada, dal 1° al 3 luglio 2020, gli agenti hanno fermato e controllato 51 veicoli industriali che trasportavano tronchi, 40 dei quali con targa straniera. Poco meno della metà, ossia ventuno automezzi, hanno subito sanzioni per motivi vari. Ma il dato più interessante è che oltre la metà dei camion controllati (ossia ventisette) erano stranieri che stavano svolgendo un’attività di cabotaggio e di questi ben undici la compivano in modo irregolare, subendo quindi una sanzione.
La maggior parte del cabotaggio illegale era svolto da veicoli polacchi che trasportavano legname tra le foreste dei monti Harz e una fabbrica di legname a Torgau e tutti i veicoli sono entrati in Germania vuoti (mentre le norme sul cabotaggio impongono che i camion entrino in un Paese straniero con una spedizione internazionale) all’inizio della settimana, evidentemente solo per svolgere questo navettamento interno. Al termine della campagna, lo Stato tedesco ha ricevuto depositi cauzionali sulle sanzioni per circa 15.500 euro.