Il 16 dicembre 2022, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e l’Agenzia delle Dogane hanno rilasciato la prima fase del progetto di digitalizzazione delle procedure doganali nel porto di Venezia. Ciò dovrebbe ridurre i tempi di attesa dei veicoli industriali per carico e scarico dei container del 75%, grazie allo scambio elettronico delle informazioni e al tracciamento di automezzi e merci all’interno del porto.
I terminalisti inviano telematicamente le informazioni sui contenitori in ingresso dai Paesi extracomunitari all’Autorità portuale, che li scambia con l’Agenzia delle Dogane. Ciò evita agli autisti dei camion di scendere dalla cabina per consegnare la documentazione cartacea alla Guardia di Finanza prima di uscire dal porto. I Finanzieri gestiscono al computer le informazioni sulle merci e sui veicoli in transito e trattengono solo quelli che ritengono di voler controllare fisicamente.
L’Autorità portuale dichiara che “dai test effettuati, è stata riscontrata una netta riduzione dei tempi di passaggio al varco, con il riscontro merci che ora avviene in pochi secondi. Il tempo medio di sosta di ogni camion al varco è passato, infatti, dai 53 secondi con la procedura analogica ai 14 secondi con quella digitale”. Oltre che i tempi di attesa, questa procedura vuole ridurre anche le emissioni inquinanti da loro prodotte. Nella fase iniziale, la digitalizzazione riguarda solamente i container, ma in un secondo momento si potrà estendere alle merci sfuse e ai colli.