La mattina di giovedì 25 novembre 2021 e avvenuta l’ennesima tempesta perfetta che ha bloccato l’attività dei terminal container di Genova, causando il giorno successivo un colossale ingorgo di veicoli industriali che ha raggiunto le autostrade. La crisi è stata innescata dal forte vento che per ragioni di sicurezza ha fermato tutte le attività all’interno dei terminal. L’avviso è stato diramato agli autotrasportatori alle sei della mattina, ma molti veicoli che provenivano da fuori regione erano già partiti e quindi hanno cominciato a mettersi in coda. Così, durante la giornata si sono accumulati in porto veicoli con container carichi che non hanno potuto scaricare.
Il giorno successivo i terminal erano operativi, ma hanno dovuto lavorare sia tutti i camion arrivati comunque il giovedì, sia quelli che non erano partiti perché avvertiti in tempo della chiusura dei terminal, sia quelli che dovevano scaricare il venerdì stesso. Ad aggravare la situazione c’è stato il rallentamento della piattaforma telematica del porto, che evidentemente non ha le risorse per gestire il picco di attività richiesto in queste situazioni. Tutto ciò ha creato un colossale ingorgo non solo al porto ma anche sulle autostrade A10, con sei chilometri di coda in entrambe le direzioni, e A26, dove si sono raggiunti i dieci chilometri di coda.
Il problema ha riguardato soprattutto il terminal Psa Pra’, che muove circa 1500 veicoli industriali al giorno. Per alleviarlo quando il vento impedisce l’uso delle gru di banchina ship-to-shore, da tempo gli autotrasportatori chiedono un'area dove lasciare almeno i container carichi destinati all’imbarco. “Potrebbe essere quella sulla sinistra dell’ingresso, che viene solitamente usata per le visite dei container”, precisa Giuseppe Bossa, coordinatore dell’Osservatorio Autotrasporto. “Se riuscissimo a scaricare almeno la prima ondata di camion che arriva davanti al terminal nelle prime ore di chiusura si attenuerebbero i ritardi successivi. Inoltre, riteniamo che le gru di piazzale potrebbero operare spesso anche con il vento che impedisce l’uso di quelle di banchina, come è già avvenuto in altre situazioni”.
Per quanto riguarda le risorse del sistema telematico e-Port, che a volte rallenta o va in crash, l’Autorità portuale ha annunciato che è in corso un loro potenziamento che in futuro dovrebbe evitare questo problema. Bossa segnala che l’aumento del traffico container nel terminal di Vado Gateway sta cominciando a creare intasamenti di veicoli industriali anche nel savonese.