Lo stato d'insolvenza della società siderurgica non è una sorpresa, perché rientra nella procedura di amministrazione straordinaria, ma giunge il giorno dopo l'incontro tra le associazioni dell'autotrasporto e i commissari straordinari, avvenuto al ministero per lo Sviluppo Economico. E proprio oggi, i rappresentanti degli autotrasportatori (Anita, Fai Conftrasporto, Fita Cna, Fisi Confetra, Confartigianato Trasporti e Sna Casartigiani) hanno scritto una lettera al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e alla ministra dello Sviluppo Economico, Federica Guidi.
Nel testo, le associazioni ribadiscono la richiesta di un intervento urgente del Governo, già espressa nella riunione di ieri. In particolare, chiedono che nella conversione del Decreto Legge 1/2015 siano inseriti gli emendamenti che pongono le imprese di autotrasporto come creditori strategici, ma anche la possibilità per le aziende di recuperare l'Iva anticipata sulle fatture non ancora riscosse e di utilizzare le risorse destinate alla Sezione speciale per l'autotrasporto del Fondo di garanzia per la cessione del credito delle fatture emesse nei confronti dell'Ilva e delle società da essa controllate o partecipate.
Gli autotrasportatori ritengono che su tali questi sia necessario un incontro urgente, affinché i ministeri competenti si assumano impegni precisi. Al termine della lettera, le associazioni "ribadiscono che in assenza dei suddetti provvedimenti le imprese non saranno più in grado di garantire i loro servizi". Si stima che le imprese di autotrasporto vantino crediti verso l'Ilva per almeno 70 milioni di euro.
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