Quattro giorni di fermo e di presidio davanti ai cancelli degli impianti dell'Ilva e finalmente il 21 novembre 2019 è giunta dalla Confindustria di Taranto la conferma che ArcelorMittal ha cominciato a pagare le fatture arretrate dei fornitori. Oggi il presidente degli industriali tarantini, Antonio Marinaro, ha dichiarato che "sono arrivati i primi bonifici e nelle prossime quarantotto ore dovrebbero esserci tutte le valute dei pagamenti, tra cui il settanta percento del fatturato degli autotrasportatori". La Confindustria di Taranto sta mediando tra le imprese dell'indotto e l'acciaieria e ha consegnato ai vertici dell'Ilva una proposta di pianificazione dei pagamenti, chiedendo un trattamento uguale per tutti.
Ma non la pensa allo stesso modo il presidente della sezione Autotrasportatori di Casartigiani, Giacinto Fallone, ha precisato che "l'azienda ha inviato soprattutto avvisi di pagamento che non sono ancora bonifici e non sono stati notificati a tutti. Peraltro, pare che non siano state contabilizzate tutte le fatture scadenti e quindi non si tratta del settanta percento come promesso dall'azienda", aggiungendo che per questo motivo il presidio a Taranto continua. I 163 fornitori di trasporto stradale che devono ricevere sessanta milioni di euro temono che l'azienda voglia dividere il fronte dell'indotto, pagando quello ancora strategico per mantenere l'impianto e lasciando indietro gli altri.
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