Da anni, gli indigeni Mapuche, che abitano la regione dell'Araucania meridionale, sono in conflitto con il Governo cileno, che accusano di avere occupato con violenza le loro terre e averli confinati nelle riserve. Nell’ambito di questo conflitto sono sorti alcuni gruppi radicali che assaltano i macchinari delle aziende forestali, attacchi aumentati negli ultimi mesi dopo la richiesta, finora inascoltata, degli indigeni di rilasciare un loro attivista che sta facendo lo sciopero della fame.
Tra gli attacchi attuati dai gruppi radicali alcuni hanno colpito anche i camion, fenomeno che si accentuato nel 2020, quando hanno raggiunto la cifra di ottantacinque. Situazione che ha scatenato la reazione dell’associazione degli autotrasportatori National Confederation of Chilean Cargo Transport (Cntc), che ha proclamato il fermo della categoria. Finora, gli autotrasportatori hanno bloccato l’autostrada tra Santiago e Valparaiso e altre importanti arterie meridionali. Le imprese chiedono al Governo provvedimenti per aumentare la sicurezza.