Si sta svolgendo a Catania il processo sorto dall’inchiesta “Ultimo Atto” e durante le ultime udienze il boss pentito di Cosa Nostra, Salvatore Giarrizzo, ha illustrato come il clan Toscano-Tomasello-Mazzaglia controllava l’autotrasporto della frutta tramite la società MN Logistic. Secondo il pentito, ciò rappresentava una delle più lucrose attività del clan, che i Carabinieri hanno valutato in milioni di euro.
Giarrizzo ha spiegato l’organizzazione mafiosa definiva “Agenzia” la struttura che gestiva questo trasporto per tutti i magazzini che operano ad Adrano e Biancavilla, due importanti centri della provincia di Catania, da cui partono flussi di prodotti ortofrutticoli, soprattutto arance, per tutta l’Italia. Il pentito ha precisato che tutti gli autotrasportatori mono-veicolari che operavano in quella zona dovevano rivolgersi a imprese controllate da Cosa Nostra e lo stesso dovevano fare gli imprenditori agricoli e le piattaforme logistiche. Questi ultimi non potevano usare altri autotrasportatori fuori dalla mediazione dell’Agenzia.
Gli autotrasportatori dovevano pagare una somma fissa per ogni pallet caricato, mentre i magazzini pagavano sulla base del peso della spedizione. Non solo: i trasportatori dovevano pagare un pizzo anche per i viaggi di ritorno, se caricavano altra merce. Insomma, l’Agenzia non era un normale intermediario del trasporto, ma uno strumento per attuare estorsioni a tutti i componenti della filiera logistica siciliana. Le due imprese di trasporto coinvolte nell’indagine, la MN Logistic e la MN Trasporti sono state sequestrate e affidate a un amministratore giudiziario