Il quotidiano francese France Bleu annuncia l’arresto, e il successivo rilascio su cauzione, di quattro dirigenti del Gefco accusati di essere coinvolti nell’utilizzo irregolare di autisti veicoli industriali, nell’ambito di un’indagine iniziata nel 2017 che ha coinvolto altre imprese di autotrasporto. Due di loro lavorano in altrettanti filiali e due nel quartier generale del Gruppo. A marzo, la Gendarmeria ha fermato complessivamente dieci persone, tutte con l’accusa di avere usato in Francia camionisti polacchi e slovacchi senza averlo dichiarato e rischiano fino a dieci anni di carcere perché è stata contestata loro l’aggravante dell’organizzazione. Finora Gefco non ha commentato la notizia.
Sempre in questa indagine, i magistrati hanno arrestato il titolare di un’impresa di autotrasporto dell’Alto Reno con l’accusa di avere usato in Francia 35 autisti provenienti da quattro imprese da lui costituite in Polonia e Slovacchia. L’inchiesta è partita nel 2017 dopo un controllo su strada ed è svolta dalla Procura di Vesoul, che ha dichiarato al giornale francese che l’inchiesta prosegue e che potrebbero esserci altri arresti.
Nel 2018 sono avvenute le prime perquisizioni nelle abitazioni di alcuni dirigenti d’imprese di autotrasporto e raccolte le testimonianze di autisti. Gli inquirenti hanno anche trovato alloggi per conducenti vicino a Vesoul che erano in bungalow situati “luogo insalubre e in condizioni indegne”. L’inchiesta ha anche richiamato l’attenzione dell’Urssaf, l’organismo francese della previdenza sociale, che stima mancati contributi per800mila euro dal 2015 al 2018.