Alla fine di novembre 2024, gli autotrasportatori che lavorano per l’impianto di Taranto di Acciaierie d’Italia hanno riattivato il presidio all’ingresso C dello stabilimento. Al centro della protesta c'è il nuovo Tender Road, ossia la procedura di gara per i servizi di autotrasporto. I vettori affermano che questo sistema usa un algoritmo che privilegerebbe le offerte più basse, penalizzando gli autotrasportatori locali, le cui tariffe sono superiori fino al 40% rispetto a quelle accettate dal sistema. Questa situazione, aggiungono i rappresentanti dell’autotrasporto, compromette la sicurezza e non rispetterebbe i costi minimi di sicurezza elaborati dal ministero dei Trasporti. Inoltre sarebbe violato il principio del giusto compenso, stabilito dal Codice Civile.
Gli autotrasportatori tarantini chiedono quindi una revisione del Tender Road che preveda una tariffa concordata e il rispetto dei costi minimi di sicurezza. Il 5 dicembre 2024 le associazioni degli autotrasportatori hanno incontrato la prefetta di Taranto, Paola Dessì, che ha portato alla formazione di un tavolo tecnico col fine di ridiscutere i termini della gara d’appalto.