Le origini di questo processo risalgono al 2012, quando il sindacato Fit Cisl presentò un esposto alla Magistratura, denunciando che alla Paganella vigeva un sistema di caporalato verso gli autisti che si basava su due imprese rumene che fornivano lavoratori a tempo determinato, la Synterim e la Omega Risorse Umane. Quindi, partì un'indagine che nel luglio 2017 portò al rinvio a giudizio di Andrea Paganella, fondatore e titolare dell'omonima impresa di autotrasporto, e di Gellert Lehel Sandor e Florea Nicolae, titolari delle due aziende rumene.
Dopo l'udienza preliminare del 5 luglio, si è svolta a Mantova il 23 dicembre l'udienza del processo che ha visto l'ammissione delle prove e delle parti civili. I tre imputati sono accusati estorsione per avere minacciato di licenziamento alcuni autisti e di avere ridotto le mansioni di sette di loro, mettendoli per esempio al lavaggio dei container.
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