L’indagine svolta dalla Guardia di Finanza di Lodi con nome di Operazione Spartaco tra il 2019 e il 2020 ha portato al rinvio a giudizio di sedici indagati e il 10 novembre 2022 si è svolta al Tribunale di Lodi l’udienza preliminare. I reati cui devono rispondere sono caporalato, estorsione e frode fiscale. L’inchiesta ha coinvolto un gruppo di società che facevano capo all’impresa di autotrasporto Plozzer, che ha sede a Lodi Vecchio e che impiega circa duecento persone, in gran parte autisti di veicoli industriali.
I Finanzieri hanno coinvolto cinque imprese di autotrasporto, di cui una è già stata dichiarata fallita, e nel maggio del 2020 eseguirono cinque misure cautelari e sequestrarono beni per venti milioni di euro. Questo sequestro nasce dall’accusa di avere attuato un’evasione fiscale attuata tramite l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per un valore complessivo di 60 milioni di euro.
Ma alcuni imputati devono rispondere anche dell’accusa di avere sfruttato gli autisti, imponendo loro di guidare, senza svolgere il riposo previsto dalla Legge, per un periodo che avrebbe raggiunte le diciotto ore. Uno degli indagati ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato, mentre gli altri hanno deciso di affrontare il normale processo, che potrebbe essere lungo. La prossima udienza è programmata per febbraio 2023.
L’accusa ritiene che la Plozzer faccia parte di una “struttura piramidale” formata anche da altre quattro società che avrebbero svolto fatturazioni intragruppo per evadere le imposte. Oltre a violare i tempi di guida e di riposo, gli autisti sarebbero stati obbligati a viaggiare con i cronotachigrafi manomessi e a non rispettare il contratto nazionale. Inoltre, una parte di loro avrebbe dovuto accettare contratti a termine reiterati. Nell’indagine, la Finanza ha rilevato anche un numero elevato d’incidenti.