I magistrati Antonino Fanara e Agata Santonocito hanno chiuso l'indagine Caronte sui rapporti tra mafia e autotrasporto nel novembre 2014 con 23 arresti e il sequestro di cinquanta milioni di euro. Questa operazione è partita dai risultati di un'indagine antimafia precedente, denominata Iblis. Secondo l'accusa, l'inchiesta Caronte mostrebbe la presa di Cosa Nostra sull'autotrasporto siciliano che si sarebbe affermata tramite Enzo Ercolano, figlio del boss catanese Pippo Ercolano e uno dei rinviati a giudizio. Grazie al controllo su alcuni consorzi di autotrasporto, la mafia sarebbe riuscita anche ad ottenere una quota significativa dell'ecobonus, ossia il contributo sul trasporto combinato strada-mare. Per riuscire in tale operazione avrebbe avuto l'appoggio di esponenti politici, che avrebbero agevolato la pratica. L'indagine ha coinvolto anche la società di autotrasporto Geotrans, riconducibile alla famiglia Ercolano, che è stata sequestrata dagli inquirenti.
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