A novembre 2022 il Prefetto di Latina, Maurizio Falco, ha emesso un’interdittiva antimafia nei confronti di un’azienda di autotrasporto di Fondi, sulla base di una relazione del Nucleo Investigativo dei Carabinieri della città laziale. Secondo i militi, ci sarebbe il pericolo di condizionamento mafioso sull’impresa perché il suo titolare sarebbe legato a Giuseppe D'Alterio. Quest’ultimo è definito come persona che vanta legami con il clan dei Casalesi e con la famiglia mafiosa dei Rinzivillo di Gela. In un’intercettazione telefonica del 2015, una figlia di D’Alterio avrebbe svelato la partecipazione dell’autotrasportatore in vicende d’interesse della famiglia.
A Fondi opera uno dei più importanti mercati ortofrutticoli dell’Italia e alcune indagini hanno rivelato la presenza di organizzazioni criminali, anche nell’ambito del trasporto. In quest’ultimo caso sono emerse evidenze nell’operazione antimafia Sud Pontino, che l’11 maggio del 2010 portò a ben 68 arresti e al sequestro anche di armi da guerra. Secondo gli inquirenti, gli indagati avevano costituito un monopolio nei trasporto legati al mercato ortofrutticolo e controllavano direttamente almeno una società di autotrasporto. I committenti che non aderivano a questo racket subivano minacce o non potevano più commerciare a Fondi. L’inchiesta si estese anche ad altri mercati in Campania e Sicilia.