Il 25 ottobre 2024 l’Iru ha chiesto alla Commissione Europea di chiarire formalmente le implicazioni pratiche della recente sentenza della Corte dell'Unione Europea su alcune disposizioni contestate del Primo Pacchetto Mobilità. Ricordiamo che il 4 ottobre 2024, la Corte ha pubblicato la sua decisione su diverse disposizioni del Pacchetto, tra cui quelle relative al distacco dei conducenti, alle regole sui tempi di guida e riposo e all'accesso al mercato. La Corte ha annullato la norma sul ritorno del veicolo, confermando tuttavia la validità di tutte le altre disposizioni contestate.
L’Iru sostiene che l’autotrasporto comunitario ha bisogno ora di chiarimenti sulle implicazioni pratiche della sentenza. In particolare, c'è ancora incertezza tra le parti interessate sugli effetti immediati del verdetto della Corte. Inoltre, gli operatori del trasporto richiedono una posizione ufficiale su come la sentenza influenzi le sanzioni emesse prima del giudizio. Raluca Marian, direttrice per l'Advocacy UE dell'Iru, afferma che: “sebbene la Corte dell'Unione Europea abbia chiaramente affermato che la disposizione che obbliga gli operatori di trasporto a riportare i veicoli alla base ogni otto settimane è nulla e priva di effetto, riceviamo spesso una semplice domanda: 'Posso ancora essere multato per non aver riportato il veicolo alla base?”.
Marian aggiunge che “può essere chiaro per noi che la decisione della Corte ha un effetto immediato, ma le centinaia e migliaia di microimprese che operano nel trasporto nell'UE non sono tutte familiari con il complesso sistema di regole della Corte dell'UE. Poiché la Commissione ha guidato con competenza il settore finora, ora tutti guardano alla Commissione in attesa di un riconoscimento ufficiale. Al momento, la pagina web della Commissione sulle regole di accesso al mercato non menziona nemmeno la decisione della Corte e spiega ancora come il veicolo dovrebbe tornare alla base”.
Oltre al ritorno del veicolo, l'Iru ha chiesto chiarimenti su come la sentenza della Corte influenzi la comprensione e l'applicazione pratica di almeno altre due aree specifiche su cui la Commissione Europea ha già fornito chiarimenti: il ritorno del conducente e la comprensione comune delle situazioni di distacco e non distacco del conducente. “L'Iru prevede un approccio in due fasi, con un chiarimento molto urgente sulle disposizioni relative al ritorno del veicolo e un'analisi più approfondita del ragionamento della Corte sugli altri aspetti”, conclude Raluca Marian.