Nella sentenza della Cassazione numero 10327 del 2020, i giudici hanno fornito un importante orientamento per comminare sanzioni relative alla violazione dei tempi di guida e di riposo degli autisti dell’autotrasporto e, in particolare, sugli obblighi dell’impresa relativamente alla tenuta dei documenti (se non li ha oppure li ha incompleti o alterati) oppure sull'organizzazione dei turni di lavoro. In questi casi, il comma 14 dell’articolo 174 del Codice della Strada prevede una sanzione da 333 a 1331 euro per ciascun dipendente cui la violazione di riferisce. I giudici della Cassazione affermano che queste sanzioni a carico del datore di lavoro devono essere calcolate solamente sul numero dei lavoratori coinvolti e non devono considerare il numero di violazioni complessive riscontrate.
Per esempio, se tre autisti hanno violato ciascuno tre volte le norme sui tempi di guida e di riposo, la sanzione sugli obblighi aziendale deve essere moltiplicata per tre e non per nove. Nonostante questa indicazione della Cassazione, alcuni ispettori del lavoro hanno comminato sanzioni anche sul numero di violazioni, ma ora l'Ispettorato li invita ad adeguarsi ai principi della Cassazione, perché si tratta di una sanzione che riguarda carenze organizzative dell’impresa e quindi contempla una condotta unitaria. Ovviamente ciò non vale per le sanzioni relative alle specifiche violazioni dei tempi di guida e di riposo svolte sulla strada, che continuano a essere considerate singolarmente.