Dopo avere ottenuto il 14 maggio 2024 un parere motivato positivo della Commissione Europea sull'illegittimità dei limiti e dei divieti imposti dall'Austria ai veicoli industriali in transito lungo l’asse del Brennero, il Governo italiano intente procedere con un ricorso alla Corte di Giustizia Europea. Lo hanno comunicato il 4 giugno 2024 i dirigenti del ministero dei Trasporti alle associazioni degli autotrasportatori. In particolare, la Commissione ha ritenuto che quattro provvedimenti austriaci infrangono le norme comunitarie sulla concorrenza e la libera circolazione: i divieti di circolazione notturno e settoriale, quello invernale per il sabato e il dosaggio a Kufstein per i veicoli industriali diretti in Italia.
Il ricorso alla Corte UE sarà presentato dall’Avvocatura dello Stato tramite un rapporto che dovrà essere il più preciso e dettagliato possibile. Poi la Corte valuterà la legittimità del ricorso ed emetterà una sentenza, che nel caso di accoglimento del ricorso potrà annullare o modificare gli atti impugnati, stabilire un risarcimento o imporre all’Austria di applicare un’eventuale sentenza precedente. In caso d’inadempimento, la Corte può imporre allo Stato sanzioni. Si tratta comunque di un percorso complesso, che richiede tempo. Secondo il tipo di ricorso (ce ne sono quattro: per annullamento, per carenza, per inadempimento, per risarcimento) il tempo medio di un processo varia da uno a cinque anni.