Alla fine le associazioni dell’autotrasporto sono riuscite a far pubblicare dal ministero dei Trasporti i “costi indicativi di riferimento dell’autotrasporto”, ultimo episodio della lunga vicenda iniziata con le tariffe a forcella e passata attraverso i costi minimi. Sono due tabelle che indicano i costi chilometrici basati su diversi parametri, ma che non sono “cogenti”, ossia non sono obbligatori. Allora a che cosa servono? Finora non sono giunti chiarimenti da parte del ministero e delle associazioni di categoria, quindi K44 La voce del trasporto lo ha chiesto a un esperto, l’avvocato Massimo Campailla, docente di Diritto dei Trasporti e della Logistica. Potete sentire la sua interpretazione in questo episodio del podcast. Buon ascolto.