Uno dei provvedimenti previsti dal Primo Pacchetto Mobilità è l’obbligo di far rientrare i veicoli industriali che svolgono trasporti internazionali nel Paese di stabilimento dell’azienda titolare almeno una volta ogni otto mesi. È una norma contestata da alcuni Paesi comunitari, soprattutto dell’Est, con il motivo che aumenterebbe l’inquinamento dell’autotrasporto perché produrrebbe percorrenze a vuoto per rientro.
Così, la Commissione Europea (che non aveva introdotto questo provvedimento nella sua proposta originaria di Primo Pacchetto Mobilità) ha commissionato uno studio per valutare l’impatto ambientale dell’obbligo di rientro dei veicoli e ha diffuso i risultati a febbraio 2021. La ricerca afferma che effettivamente ci sarà un aumento di traffico e quindi d’inquinamento ma nello stesso tempo fotografa il dominio dei vettori orientali nell’autotrasporto internazionale.
Questa ricerca potrà cambiare la normativa, come stanno chiedendo alcune associazioni di autotrasportatori dell’Est? Ne parla da Bruxelles in questo episodio del podcast K44 La voce del trasporto Paolo Cesaro, consulente per gli Affari Internazionali del Gruppo Federtrasporti. Buon ascolto.